Magic Torino squadra di wheelchair hockey su carrozzina elettronica

logo del magic è� un toro stilizzato giallo con una mazza rossa tra le gambe

Domenica 15 maggio, ad Albenga, si è giocato un turno di qualificazione alla fase finale della Coppa Italia tra le squadre del Magic Torino, del Blue Devils di Genova e delle Torri di Albenga.

L’hanno spuntata i genovesi che hanno già dimostrato di andare forte in campionato e che, in virtù di questo exploit, raggiungono anche le fasi finali della Coppa. Il Magic ha perso per 4 a 0 il primo incontro con i Blue Devils e ha vinto il secondo per 12 a 0 contro la compagine debuttante Le Torri e quindi non è riuscito a qualificarsi per il turno successivo. Domenica 15 maggio, ad Albenga, si è giocato un turno di qualificazione alla fase finale della Coppa Italia tra le squadre del Magic Torino, del Blue Devils di Genova e delle Torri di Albenga. L'hanno spuntata i genovesi che hanno già dimostrato di andare forte in campionato e che, in virtù di questo exploit, raggiungono anche le fasi finali della Coppa

1° Incontro Blue Devils Genova - Magic Torino

La formazione piemontese era la seguente: Talarico, Aprigliano, Parente, De Zotti, Misiti e Borotto.
I liguri hanno schierato: Veres, Merlino, Di Gangi, Ronsval, Boschini.
I Blue partono sicuri dei propri mezzi con la coppia Ronsval-Boschini che ormai si intendono ad occhi chiusi. Al quinto minuto i genovesi si trovano già in vantaggio di due reti a zero, grazie anche alle incerte chiusure dei difensori piemontesi.
Fino alla conclusione del primo tempo la partita resta a senso unico, presentando continui attacchi liguri ben neutralizzati questa volta dai difensori duramente messi alla prova, mentre le due punte torinesi non riescono a portare a termine nemmeno un’azione degna di nota.
Nella ripresa non cambia nulla: continuano gli attacchi dei liguri e nella seconda metà di questo tempo di gioco arrivano altre due reti che fissano il risultato sul definitivo 4 a 0. In attivo il Magic può annoverare un paio di conclusioni pericolose (nelle quali però la palla non ne vuole sapere d’entrare in rete) e alcuni interventi dei difensori che fermano numerose insidie avversarie, ma nulla di più.
Si rimarca così, da parte del Magic, la mancanza di una trama di gioco ben congegnata: si effettuano pochi passaggi e fin troppo prevedibili, anche perché, i Blue Devils raddoppiano sempre le marcature sul portatore di palla, bloccandone così ogni iniziativa.

2° Incontro Le Torri Albenga - Magic Torino

La formazione del Magic viene cambiata in modo sostanziale: Talarico, Buratto, Paternoster, Ceravolo, Prima e Marella.
Questa si rivela una partita più facile per il Magic. Ceravolo e Prima riescono a smarcarsi abbastanza facilmente e si sbizzarriscono nelle conclusioni. Bisogna tuttavia considerare che le Torri sono alla prima partita ufficiale e ovviamente i giocatori non hanno ancora avuto il tempo di affinare le malizie tipiche di questo sport.
E’ vero che nella squadra di Albenga milita anche Roberto Dindelli (ex All Black Genova), ma la sua esperienza non basta a sopperire alle carenze provocate dall’inesperienza dei suoi compagni. Durante l’incontro si sono potuti ammirare dei bei interventi da parte del portiere ligure e molta voglia di imparare da parte degli altri giocatori e di sicuro la squadra, con il tempo, migliorerà (d’altronde gli esordi sono sempre duri per tutti!). .
La partita termina 12 a 0 con Ceravolo che segna di forza, mentre Prima realizza con astuzia e destrezza. Tra le file del Magic c’è stato anche il buon esordio, in una partita ufficiale, di Marella. Ad un certo punto Dindelli corre un grosso rischio ribaltandosi di lato con la carrozzina. Per fortuna il giocatore non subisce alcuna conseguenza, ma va detto che non è la prima volta che gli capita (forse le sue protezioni laterali lasciano le ruote posteriori troppo scoperte).

Bella la palestra e buona l’organizzazione per quanto riguarda il rinfresco e l’ospitalità. L’unico neo è stato la mancanza di un arbitro ufficiale, e ciò penso non certo per colpa dello staff dei padroni di casa.

Roberto Parente
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